Lo sviluppo del Comprensorio Industriale di Colleferro risale all’inizio del secolo scorso, con la conversione dello zuccherificio Società Valsacco, ormai in disuso da anni, alla produzione di esplosivi.
Nel 1912 nasce infatti la BPD, fabbrica di esplosivi che prende il nome dalle inziali dei due fondatori, il Senatore Giovanni Bombrini e l’ingegnere Leopoldo Parodi Delfino. Insieme allo stabilimento, sorge anche il “Villaggio BPD”, un nucleo di nuove case appositamente costruite per gli operai e le loro famiglie, che giungono da diverse regioni d’Italia.
Nella località c’è anche la Calce e Cementi Segni (poi acquisita dalla Italcementi), che porta e lavora a fondovalle il materiale estratto dalle cave della vicina città di Segni, per produrne cementi per l'edilizia. Col passare del tempo, vengono edificati sempre più nuovi impianti, che fino agli anni ‘40 si concentrano principalmente nel settore degli esplosivi.
Col boom del secondo dopoguerra e soprattutto a partire dagli anni ‘60, nel sito si sviluppano varie attività in relazione alle esigenze dei nuovi mercati: alla fabbricazione di esplosivi, si affiancano così numerose industrie chimiche e metalmeccaniche, impianti di servizi ecologici e fabbriche che producono combustibili innovativi.
Oggi il Comprensorio Industriale di Colleferro si sviluppa su una superficie di oltre 1.400 ettari e ospita l’attività di importanti società del comparto produttivo italiano: